Integratori per dormire bene: l’escolzia

Dormire bene è più facile, per chi soffre di problemi di insonnia, se si può contare sull’aiuto degli integratori giusti: l’escolzia è uno di questi, e vanta proprietà davvero uniche.

La farmacia di Udine Pelizzo, che ha dedicato molti articoli al tema del dormire bene, ci parleraà in particolare di questa pianta. 

L’escolzia è una delle piante medicinali che possono essere impiegate per curare i disturbi del sonno e, in particolare, l’insonnia. Si tratta di una pianta originaria del continente americano, giunta da noi nel XIX secolo; prende il nome da Von Eschscholtz, il botanico russo che l’ha scoperta. Le proprietà ipnoinducenti e sedative dell’escolzia sono quelle che rendono questa pianta così preziosa per la cura del sonno disturbato e dell’insonnia. Vi si può ricorrere, dunque, per il trattamento di problemi come i crampi notturni, la difficoltà a riprendere sonno dopo essersi svegliati nel cuore della notte e la frequenza eccessiva di risvegli notturni.

Un’azione rilassante

Questo integratore, dunque, è consigliato per combattere i risvegli, ma garantisce anche un effetto rilassante per la muscolatura e calmante. Proprio in qualità di calmante, oltre che di antispasmodico, può essere utilizzato in età pediatrica e somministrato anche ai bambini. L’escolzia diventa, così, un coadiuvante fondamentale per curare gli stati di agitazione e di ipereccitabilità, i crampi addominali e l’enuresi notturna, cioè la tendenza a far pipì a letto.

Perché l’escolzia funziona in questo modo

La berberina è uno degli alcaloidi presenti nell’escolzia, ed esercita un’azione calmante e sedativa. Lo stesso dicasi per la protropina, che in più ha anche un effetto antalgico. Le ricerche scientifiche che si sono concentrate sull’estratto idroalcolico di escolzia hanno dimostrato la capacità di questa sostanza di tenere elevata la quantità di catecolamine a livello cerebrale. Ciò è possibile in quanto vengono inibiti gli enzimi che servono a degradare tali mediatori. Il fitocomplesso dell’escolzia, invece, ha un’azione ipnoinducente e, soprattutto, il pregio di non lasciare al risveglio segni residuali, come per esempio confusione o stordimento. Pare che gli effetti siano meno evidenti negli uomini che non nelle donne, mentre la generale azione antalgica è dovuta alla sedazione del sistema nervoso centrale.

Le controindicazioni

Nella maggior parte dei casi all’escolzia vengono attribuite una elevata sicurezza di utilizzo e una notevole tollerabilità. Tuttavia il ricorso a questo integratore è sconsigliato alle donne che allattano e in caso di gravidanza, anche se solo per ragioni precauzionali. Per i bambini, è meglio consultare il pediatra prima di avviare una somministrazione. L’escolzia, a dosi elevate, può determinare un effetto paradosso bradicardizzante nelle persone con patologie cardiovascolari clinicamente instabili. È bene evitare di usare il prodotto in concomitanza con l’assunzione di ipnotici barbiturici, di antidepressivi o di antistaminici con componente sedativa, dal momento che è stato riscontrato un effetto agonistico.

Come si assumeÈ possibile assumere l’escolzia sotto forma di tisane, di tè o di infusi. Esistono, poi, formulazioni solide come tavolette e capsule vegetali che contengono l’estratto secco dell’erba, e non vanno dimenticate le gocce orali, le soluzioni e la tintura madre come estratto idroalcolico. L’azione dell’escolzia può essere potenziata da erbe medicinali come il melograno, la passiflora o la melis