Insonnia: cause e rimedi
C’è chi dorme troppo, chi dorme poco, chi dorme male e chi dorme quando dovrebbe essere sveglio ed, al contrario, è sveglio quando dovrebbe dormire. Quelli relativi al sonno sono tra i disturbi più diffusi tra gli italiani, senza distinzione di età, e la sintomatologia derivante dall’avere difficoltà di addormentamento e non riuscire a riposare a sufficienza è tra le più comuni e frequenti nel nostro Paese. I disturbi del sonno possono essere suddivisi in tre categorie principali, quali insonnia, parainsonnie, russamento ed apnea.
Sintomo di un’alterazione o di un problema nell’organismo, l’insonnia consiste nella difficoltà o incapacità di addormentarsi per periodi prolungati, nonostante l’organismo ne abbia bisogno.
La quantità di ore di riposo necessaria per restare in salute varia da persona a persona. Se dormire solo poche ore non comporta alcun disagio e, al risveglio, il soggetto si sente riposato vitale ed energico non si è in presenza di alcun disturbo del sonno. Si parla di insonnia quando la difficoltà a prendere sonno, i risvegli frequenti e le poche ore di riposo notturno determinano malessere, irritabilità ed un generale sensazione di costante spossatezza.
Le cause dell’insonnia possono essere molteplici, e, per quanto riguarda la durata, è possibile distinguere tra insonnia transitoria, cronica ed a breve termine. Ogni tipo di insonnia genera sintomi simili, quali apatia, irritabilità, stanchezza, nervosismo, instabilità emotiva, mancanza di concentrazione e diminuzione del rendimento.
A livello fisico, l’insonnia si manifesta nell’aspetto con la comparsa di profonde occhiaie, palpebre appesantite, angoli della bocca cadenti, borse sotto agli occhi, colorito spento e, talvolta, eruzioni cutanee.
Insonnia transitoria
L’insonnia occasionale o transitoria ha, in genere, un’origine di tipo emotivo o può essere causata da fattori esterni, come, ad esempio, l’alterazione dei ritmi biologici dovuta al cambio del fuso orario, l’emozione derivante da un avvenimento o l’agitazione che precede un evento importante, che possono influire sul sistema nervoso, mantenendo la mente in stato di veglia. L’uso di dispositivi elettronici a tarda ora può essere causa di insonnia.
Insonnia a breve termine
Conseguente a traumi come, ad esempio, uno shock, un lutto o un forte turbamento, l’insonnia a breve termine ha una durata che, in genere, si attesta sulle due o tre settimane. La difficoltà o incapacità di addormentamento sono determinate dall’incapacità di staccare l’attenzione dal problema. Con il passare del tempo, tuttavia, lo stress tende a ridursi e la conseguente insonnia si risolve spontaneamente, ma, in alcuni casi, potrebbe essere necessario rivolgersi ad uno specialista.
Insonnia cronica
Si parla, invece, di insonnia cronica quando perdura a lungo nel tempo, diventando una condizione pressoché abituale. L’ansia dovuta alla difficoltà di addormentarsi complica inevitabilmente la situazione. L’assunzione cronica di alcolici e lo stress da superlavoro possono essere tra le cause della difficoltà di addormentamento e dei risvegli dal sonno leggero che lasciano la sgradevole sensazione di non aver riposato affatto. Si consiglia, in questo caso, di consultare un medico.
Consigli per contrastare l’insonnia
Per migliorare il sonno, si consiglia, innanzitutto, di andare a dormire ed alzarsi pressoché sempre alla stessa ora, anche se durante la notte si è dormito poco e male. Evitate i riposini pomeridiani e, se vi capita di svegliarvi prima che suoni la sveglia, evitate di girarvi e rigirarvi nel letto ma alzatevi ed iniziate la giornata.
Si consiglia di evitare o limitare, in prossimità dell’ora di andare a dormire, le attività sia fisiche che intellettuali particolarmente impegnative, ma cercare, al contrario, di rilassarsi con un bagno caldo, la lettura di un libro, qualche minuto di meditazione, un massaggio o una bevanda calda, come una tisana rilassante, una camomilla o una tazza di latte caldo e miele, che favoriscono il rilassamento. Svolgete un’adeguata attività fisica durante la giornata, preferibilmente all’aria aperta.
È altresì consigliabile evitare o perlomeno limitare il consumo di bevande stimolanti, come il caffè ed il tè, alcolici, nicotina ed altre sostanze che stimolano l’irrequietezza. Attenzione anche al cioccolato, stimolante naturale che è bene evitare prima di andare a letto. Evitate pasti eccessivamente abbondanti in prossimità dell’ora di coricarsi.