Parasonnie: che cosa sono?

Sonnambulismo, pavor nocturnus e bruxismo sono le più comuni parasonnie, che consistono in disturbi e comportamenti che si verificano durante il sonno, alternandone e compromettendone la qualità.

Parasonnie: bruxismo 

Il bruxismo consiste nell’abitudine di serrare, stringere o digrignare i denti durante il sonno, invece di mantenere una posizione di riposo, con labbra chiuse e denti separati. Si tratta di un atto non consciamente controllabile, proprio perché avviene mentre si dorme.

Il movimento notturno della bocca può causare danni non indifferenti alle strutture coinvolte, tra cui, innanzitutto, la dentatura, le gengive, l’osso dei mascellari, le articolazioni temporo-mandibolari ed i muscoli della masticazione. Al risveglio capita di avvertire forti dolori ai muscoli interessati ed indolenzimento dell’area, accompagnati spesso da un intenso mal di testa e di collo.

Digrignare i denti, farli strisciare, arrotare e sfregare gli uni contro gli altri provoca una notevole usura dentale ed un progressivo danneggiamento del tessuto di supporto dei denti, mentre con il serramento dentale, ossia l’atto di stringere i denti tra loro, è inevitabile che si formino delle piccole filature dello smalto dei denti e, talvolta, delle vere e proprie spaccature dovute alla forte pressione. Non è raro, inoltre, che si verifichino fratture delle protesi dentali e la perdita di capsule, otturazioni e ponti.

Non esiste una cura farmacologica specifica per il bruxismo, in quanto non si tratta di per sé di un disturbo ma di un sintomo derivante da uno stato di stress psico-emotivo, ansia e tensione. Per salvaguardare la salute dei denti, tuttavia, gli odontoiatri consigliano l’utilizzo di un apposito strumento chiamato bite, un dispositivo rimovibile in resina trasparente che si incastra sull’arcata dentale superiore per proteggere la dentatura dal notevole carico di masticazione involontaria che si verifica durante il sonno.

Parasonnie: pavor nocturnus 

Il pavor nocturnus, o disturbo da terrore nel sonno, si manifesta in genere con un apparente risveglio improvviso accompagnato da urla di terrore, grande agitazione, sudorazione, rigidità muscolare, tachicardia ed occhi spalancati. Non si è coscienti di ciò che succede, tant’è che la mattina seguente, in genere, non si ha alcun ricordo dell’accaduto.

Il disturbo da terrore nel sonno colpisce prevalentemente i soggetti in età prescolare, ma può manifestarsi anche nell’età adulta, in concomitanza con periodi di particolare stress psico-emotivo, angoscia e depressione.

Parasonnie: sonnambulismo

Il sonnambulismo, ossia la deambulazione durante il sonno, è un disturbo che colpisce in prevalenza i bambini, con massima frequenza tra gli 8 ed i 12 anni. Riscontrabile anche negli adulti, in particolar modo in periodi di particolare ansietà, apprensione ed affanno, il sonnambulismo si manifesta in fase di sonno profondo nel primo stadio. Episodi di deambulazione durante il sonno possono anche verificarsi in caso di abuso di alcolici ed in soggetti che hanno ritmi ed orari estremamente irregolari, magari a causa di turni lavorativi che non consentono un ottimale equilibrio nel riposo. 

Una delle cause più frequenti del sonnambulismo e della confusione del meccanismo sonno-veglia è l’ansia, che deve essere necessariamente affrontata con l’ausilio di uno specialista. 

Durante la deambulazione nel sonno, il sonnambulo non è cosciente di ciò che accade, e, al risveglio, non presenta alcun ricordo dell’accaduto. La durata degli episodi di sonnambulismo può variare da qualche minuto ad oltre un’ora. Chi vive a stretto contatto con un sonnambulo dovrebbe cercare di rassicurarlo e riaccompagnarlo a letto, evitando però di bloccarlo o costringerlo.