La scomparsa della Luna – Racconto di Paola Botto

La notte del 14 dicembre 2016 mi sono alzata da letto e sono andata alla finestra.

Mi aveva svegliato il bagliore opalescente della luna che filtrava attraverso le persiane non del tutto chiuse. Le ho spalancate e ho cercato con lo sguardo la luna piena. Era grande, luminosissima, magnetica, impossibile dormire.

La contemplavo rapita, con la mente ancora confusa dal sonno ma i sensi eccitati, pensando a quel miracolo che si ripete instancabile ogni ventotto giorni, e che assieme a quello del sorgere quotidiano del nuovo giorno ci consola e ci incoraggia, e non ci fa mai sentire del tutto soli o disperati. Mi sono venuti in mente dei versi letti poco tempo prima, di un monaco zen del diciottesimo secolo, che visitato da un ladro nella sua capanna, si accorge di essere stato derubato dei suoi pochi e miseri averi, e si rallegra che gli sia rimasta ancora la visione della luna alla finestra.

Sono tornata a letto cercando di riprendere sonno, e mentre la mia mente cominciava a smarrirsi nel disordine che precede il riposo, mi sembrava di sentire la voce della luna, che si mescolava ai miei pensieri e ne proponeva di nuovi, provando a raccontare una storia.

Era una storia strana e sinistra, che avrebbe meritato persino un titolo. Banale e sin troppo esplicito, direi, ma non mi è venuto niente di meglio.

Questa, comunque, è la cronaca di quella storia.

 

La scomparsa della luna.

 

La notte del primo gennaio 2017 non se ne accorse quasi nessuno. Del resto se ne sarebbe dovuto vedere appena uno spicchio, e le baldorie del capodanno non favorivano certo un’osservazione lucida e consapevole del cielo.

Ma già la notte successiva il fenomeno cominciò a delinearsi in tutta la sua spaventosa gravità, e nella giornata del 3 gennaio le prime segnalazioni cominciarono a sconvolgere social network e televisioni. Notizie, smentite, richieste allarmate di chiarimenti, sconfortanti conferme, inviti alla calma, niente riusciva più a nascondere quella che sembrava ormai una sconcertante, ma inconfutabile verità.

La luna sembrava scomparsa.

Sparita, eclissata, inabissata, pluf! Non si capiva dove fosse andata a finire.

La notte successiva nessuno riuscì a dormire, tutti col naso all’insù a scrutare il cielo con trepidazione alla ricerca di quel mezzo quarto di luna crescente che in un modo o nell’altro doveva pur nascondersi da qualche parte; dalle gelide piazze delle città del nord Europa alle roventi spiagge australiane milioni di persone si radunavano in preda ad un’agitazione sgomenta, e da un angolo all’altro del pianeta si sprecavano ipotesi e congetture che cercavano di spiegare l’inquietante fenomeno.

La scienza ufficiale taceva, trincerandosi dietro al suo nobile silenzio di intellighenzia al lavoro, ma dando a tutti l’impressione di non sapere in realtà che pesci pigliare.

Qualcuno attribuiva lo strano fenomeno ad un improvviso spostamento dell’asse terrestre dovuto ai recenti terremoti, qualcun altro tirava in ballo le scie chimiche, altri ipotizzavano che in realtà non era la luna ad essere scomparsa ma era la Terra ad essersi infilata in qualche falla dello spazio-tempo precipitando così in un universo sconosciuto. Asteroidi assassini che avrebbero colpito la luna come un boccino da biliardo mandandolo in buca, teoria delle stringhe, buchi neri, universi paralleli, tutto poteva essere messo al vaglio nel tentativo di dare una spiegazione attendibile a quella incredibile scomparsa, ma le migliori menti astrofisiche del pianeta continuavano a tacere, invitando tutti alla ponderatezza e alla moderazione ma alimentando di fatto uno stato di panico ormai generale.

Alla sua scomparsa venivano collegate catastrofi ormai imminenti, dall’impazzire del livello delle maree a quello delle stagioni, tsunami disastrosi, slittamento dei poli, cicloni imprevedibili e violenti.

Non mancarono quelli che annunciavano l’ormai prossima fine del mondo, ma per tutto il lungo ponte dell’epifania la teoria più accreditata, che dalla rete era rimbalzata con gran velocità sui più importanti network televisivi, dalla Bbc ad Al jazeera, era quella che da oltre un decennio guidava i seguaci della “Setta della Luce Vera”, propugnata dal suo ideologo e capo spirituale, Maestro Socrates Christo Gothama, al secolo Bruno Albinoni, detto anche “il Globale”.

Secondo tale teoria con la scomparsa della luna era caduto finalmente uno dei maggiori inganni creati per ottenebrare la nostra mente, e il cielo per come lo avevamo sempre conosciuto altro non sarebbe stato se non un immenso ologramma creato appositamente per tenere l’umanità all’oscuro della “Vera Via”. Ora che per fortuna tutto questo stava sgretolandosi (la scomparsa della luna era solo un primo passo), l’uomo avrebbe potuto finalmente conoscere la Vera Fede, e vivere sereno sotto il benevolo riflesso della Luce Globale.

In tutto il pianeta masse sterminate di individui cominciarono a scendere in strada dichiarandosi seguaci della nuova fede, abbracciandosi come fratelli e cantando lodi all’indirizzo della Luce Vera, in un turbinio di collane fiorite, sari variopinti e tamburelli tintinnanti.

Ma la mattina del 10 gennaio la CNN aprì le trasmissioni con una notizia shock. Tutto il mondo restò con la bocca aperta e il cuore di ghiaccio.

La luna, dal primo di gennaio 2017, era diventata di esclusiva proprietà del miliardario americano Theodor Dodger.

Un tempo leader mondiale della grande distribuzione, ormai padrone del mercato di vendite on line su scala planetaria, della gestione dei dati sensibili e dei maggiori social network e Tv on demand, noto anche per innumerevoli attività benefiche e con un breve, ma memorabile, passaggio in politica, a Mr Dodger non restava più molto altro per poter affermare il suo straordinario fiuto per gli affari.

La luna ora non si sarebbe più chiamata “luna” e chiunque fosse stato scoperto a chiamarla ancora così sarebbe stato prontamente denunciato alle autorità competenti. Il suo nuovo nome era ormai “T.D.-Moon* 2.0”, e la visione della stessa sarebbe stata vincolata alla sottoscrizione del pacchetto “Air Moon XL” per la modica cifra di 59.90 dollari al mese, per i primi 12 mesi. Meno di 2 dollari al giorno per poter continuare a godere di uno spettacolo unico al mondo.

Il tutto a partire dal 12 gennaio 2017, notte di luna piena, che Theodor Dodger, dall’alto della sua proverbiale generosità e in via del tutto eccezionale, avrebbe offerto in visione gratuita per tutta la notte e su tutto il globo terracqueo, a beneficio così anche di quelli che non potevano permettersi il pacchetto o che, peggio, si ostinavano stupidamente a non voler sottoscrivere le sue strepitose offerte.

Per un’ultima volta ancora, visione globale e gratuita, per tutti, interrotta solo ogni tanto da qualche minuto di pubblicità.  

Dopo tutto, pensammo, non era poi la fine del mondo.

Paola Botto

Moglie e madre di tre ragazzi, impiegata presso la Asl locale come professionista sanitaria, ho da sempre una grandissima passione per la lettura. Da poco ho cominciato timidamente a cimentarmi anche nella scrittura, con brevi racconti.