Disturbi del sonno e dispositivi elettronici: l’importanza di limitarne l’uso in fascia serale

L’utilizzo di smartphone e tablet prima di coricarsi rischia di mandare in tilt il fisiologico ritmo sonno-veglia e determinare l’insorgenza dell’insonnia. La luce a breve lunghezza d’onda emanata dai dispositivi elettronici, infatti, non solo rischia di danneggiare la vista, ma è causa di disturbi del sonno.

È scientificamente provato che la luce blu emessa dagli schermi a LED dei device elettronici di ultima generazione come tablet e smartphone, ma anche laptop, TV LCD e console portatili inibisca il rilascio della melatonina, ormone naturalmente prodotto dalla ghiandola pineale, prezioso per la regolazione dei cicli del sonno.

In buona sostanza, la luce a breve lunghezza d’onda ostacola i neuroni che presiedono alla produzione di melatonina e favoriscono l’addormentamento, stimolando invece quelli relativi all’attenzione, stravolgendo completamente i ritmi circadiani che regolano i tempi del nostro riposo.

In pratica, è come se posticipassimo costantemente il segnale che comunica al cervello che è gunta l’ora di andare a dormire, con il risultato di ottenere energia aggiuntiva invece che il rilascio di melatonina, fondamentale per il nostro benessere psico-fisico in quanto permette all’organismo di regolare il proprio orologio interno e stabilire il corretto ritmo sonno-veglia. L’uso di dispositivi elettronici in orario serale causa, quindi, la soppressione della produzione di melatonina, causando difficoltà nell’addormentamento e nel trovare un riposo profondo e ristoratore.

Specialmente nei giovani, questo problema sta assumendo proporzioni preoccupanti che si riflettono in sempre più diffusi disturbi del sonno e conseguenti disagi e malesseri da essi derivanti. I disturbi del sonno possono avere rilevanti ripercussioni negative sull’umore e sulla produttività, oltre che contribuire all’insorgenza o all’aggravarsi di condizioni patologiche come ipertensione, cardiopatie, diabete, depressione ed obesità. Di anno in anno, la popolazione mondiale sta progressivamente riducendo il tempo dedicato al sonno nell’arco delle 24 ore.

Limitare la luce blu sui dispositivi elettronici con appositi filtri ed applicazioni non è una soluzione efficace, in quanto ogni tipo di luce condiziona il fisiologico ritmo sonno-veglia ed un’esposizione prolungata e ravvicinata agli schermi a LED dei dispositivi elettronici di ultima generazione proprio mentre si è a letto avrà sempre e comunque pessime ripercussioni sul sonno.

Tenendoci mentalmente impegnati fino a notte fonda, i dispositivi elettronici come smartphone, tablet, laptop e smartwatch rendono più difficile rilassarsi, distendersi ed assopirsi. Oltre alla radiazione tipica degli schermi dei dispositivi elettronici, i giochi per smartphone e tablet, spesso dai ritmi concitati se non addirittura basati su pulsioni violente, scatenano scariche di adrenalina che di certo non predispongono il fisico e la mente ad un riposo profondo.

Usare lo smartphone dopo le ore 21:00 fa inevitabilmente sentire più affaticati e meno concentrati l’indomani mattina proprio perché, consumando le nostre risorse attentive in fascia serale quando, invece, sarebbe opportuno distendersi e rilassarsi, non ne avremo abbastanza la mattina seguente, quando, invece, ci serviranno.

Magari perderete l’ultimo post su Facebook, un messaggio vocale su Whatsapp o una foto su Instagram, ma spegnendo smartphone e tablet dopo cena ci guadagnerete in salute, risposo e benessere, evitando di esporvi a fonti luminose che disturbano il sonno.