Ultima notte – Racconto di Davide Vendetta
Non posso crederci eppure è vero. Quello che sto scrivendo io ora è l’ultimo documento che attesta il cammino della razza umana, per mesi ho cercato di sopravvivere e si l’ho fatta in barba ai miei simili, morti tutti per questa disgrazia ma dopotutto eccomi qui, anche io a perire. Perché scrivo beh nonostante sono certo che la razza umana sia estinta sono della speranza che qualcuno è sopravvissuto e se cosi non fosse spero almeno che ciò venga letto da degli alieni benevoli in visita su questo pianeta, sempre che ci sia ancora da visitare. Potrei sempre distrarmi in questi ultimi istanti giocando con le varie consolle trovate in questa casa o gustarmi un ultimo barattolo di cibo in scatola ma trovo più utile parlare di questa catastrofe dalla quale non riesco più a distrarmi. Reputo inutile dirti come tutto ha avuto inizio se hai seguito i giornali saprai cosa è accaduto se cosi non fosse rimani pure nella tua ignoranza, tanto ormai poco conta.
Sento la porta sbattere ed i vetri frantumarsi credo siano arrivati non ho molto tempo cercherò di essere più breve possibile. Chiunque tu sia ricorda non amputare nessuno di loro i loro arti ricrescono è inutile inoltre ci sono casi in cui li ho visti ricrescere interamente da parti dissociate dal resto del corpo. Ma un lato positivo c’è non rispondono bene alle scariche elettriche un po’ di volt ben piazzati e dovresti stenderli magari anche ucciderli. Hanno scocciato i vetri ed ho sentito la porta sbattere, sono vicini, anche se sono nascosto presto mi troveranno. Spero non accada anche a te comunque se riesci a trovare questo mio necrologio sappi che più lontano da qui c’è una riserva, ci sarei tornato se non mi avessero accerchiato, rimane fatto che una grotta posta vicino i pini più alti in realtà è un bunker, è un ottimo luogo dove difendersi l’unico problema sono le mancanze di viveri. Stanno irrompendo nella stanza. Nello sgabuzzino c’è anche un fucile se ti può interessare so che non è molto ma chissà magari può tornarti utile. Mi raccomando stai attento ed evita di fissarli in quelle specie di occhi, anch’io sono stato incantato da quello spettacolo orrendo una volta ho passato ben trenta cinque minuti nel fissarne uno, non so cosa mi abbia attirato di quel macabro particolare, per fortuna era solo ed inoffensivo ma non aspettarti siano cosi. Per quanto può sembrarti strano da soli sono inoffensivi ho imparato a combatterli ma in gruppo sono micidiali. Gli ho visto uccidere eserciti ogni forza militare è stata brutalmente ridotta una poltiglia da quel mucchio di dannati. Prego affinché la mia anima si salvi. Il frigo contiene cibo lascia stare il latte sarà scaduto quando lo troverai le coppiette invece credo si terranno a lungo i miracoli della carne essiccata dopotutto. Per il resto ci tengo a dirti di evitarli il più possibile e non importa quanto dovrai sparare e correre per sfuggirgli fallo. Sono troppe le persone che sono morte a causa di ferite, non se ne accorgevano ma le infezioni riportate si putrefacevano mentre i loro geni cominciavano a degenerare. È stato orribile vederlo, se siete in gruppo e accade ad uno di voi sarà indispensabile esiliarlo e se ne avrete il coraggio, ucciderlo. Saranno più di cento, spero non entriate mai qui dentro e se ciò accade sperate che si siano dileguati, la prudenza è fondamentale.
Ed ora tocca a me, voglio lasciare questo mondo da figlio di Dio come lui mi ha creato, non voglio ridurmi in quello stato e tanto meno voglio causare problemi a te, aggredendoti ridotto in quella maniera. Spero che l’umanità non si estingua in questa notte e che l’orrore di queste sere prima o poi taccia, io credo in te, comunicazione diciannove, non so come altro chiamarti. È da una settimana che non ti sento più dopo mesi di assenza sei diventato l’ultima voce che ho sentito in tutto il globo. Prima di te ricordo il cinese, non capivo molto eccetto le sue grida alla radio prima di morire, non parlavi bene la mia lingua questo è certo ma per un po’ mi hai rasserenato, almeno prima di morire.
Se stai leggendo questo diario vorrà dire che hai esaminato nell’armadio, controlla bene. Qui ci dovrebbe essere una pistola, sempre che qualcuno non ci sia arrivato prima di te, magari significherebbe altri umani, spero ti piaccia e una magnum revolver immagino la conosci, questo modello contiene sei proiettili ma quando la troverai saranno solamente cinque. Sento bussare.
Comunque vadano le cose ti auguro di sopravvivere e prolificare addio.
Davide Vendetta
Ho cominciato ad appassionarmi al genere horror con i racconti di poe, e spesso quando rimango sveglio nelle ore piccole scrivo storie appartenenti a questo genere.